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APSAT - Alpinet




Il progetto

Il progetto APSAT (Ambiente e Paesaggi dei Siti d'Altura Trentini)-Alpinet si propone i seguenti obiettivi:
  1. un censimento con metodi innovativi (tecniche di aerofotointepretazione, ricognizioni sistematiche, rilievo speditivo, WEB GIS in ambiente open source) dei siti di altura (sommità e crinali) dell'intero Trentino.

  2. indagini esaustive (storico-archeologiche, architettoniche, antropologiche ed etnografiche) degli ecosistemi in alcune aree campione, selezionate in accordo con gli enti di tutela e le comunità locali, nelle quali verranno studiate le relazioni tra insediamenti e attività produttive, paesaggi naturali e antropici, architetture.

  3. un'analisi multidisciplinare dei dati raccolti in grado di ricostruire l'evoluzione dei sistemi antropici di altura dell'intero Trentino.

  4. la valutazione dello stato di conservazione del patrimonio storico e ambientale dei siti d'altura con schedature speditive del danno e della vulnerabilità.

  5. la realizzazione presso il Museo del Buonconsiglio, a partire dalla banca dati e dalle analisi prodotte con il progetto, di un Osservatorio permanente, centro di ricerca, formazione e divulgazione multidisciplinare per i Beni culturali del Trentino, in piena sinergia con l'Università e con i competenti organi di tutela.

  6. una proposta di marketing culturale che preveda una valorizzazione tramite: (a) messa in rete, d'accordo con la Provincia, di un WEB-GIS (con sezioni aperte a tutti e altre con accesso riservato tramite Password) con il censimento dei dati, (b) individuazione di una serie di «storie» in grado di connettere i singoli siti in percorsi culturali più generali, (c) progetto di massima di itinerari.

  7. una serie di pubblicazioni dei risultati scientifici della ricerca, che almeno in parte confluiranno in un sito WEB.

  8. un ulteriore obiettivo è la formazione di giovani ricercatori tramite borse per Scuole di dottorato e/o di Specializzazione, assegni di ricerca, master, Summer Schools di alta formazione collegate a cantieri di lavoro attivati dai gruppi di ricerca, singolarmente o in collaborazione tra loro.




Gli enti coinvolti

  • Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni Culturali (DFSBC)
    Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale (DICA)

  • Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia

  • Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provinciali – Provincia Autonoma di Trento

  • Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

  • Fondazione Bruno Kessler (FBK-irst)

  • Università IUAV di Venezia

  • Museo Civico di Rovereto (dott.ssa B. Maurina) - ente collaboratore




Le singole attività dei gruppi

Attività 1
Analisi geomorfologica e ambientale
(Università di Trento: prof. D. Angelucci, prof.ssa A. Pedrotti, dott.ssa E. Possenti)
  • (a) ricostruire l'evoluzione del paesaggio durante il Pleistocene finale e l'Olocene

  • (b) determinare i processi morfogenetici, sedimentari e pedogenetici in alcune aree campione

  • (c) correlare i processi di cui sopra alle variazioni climatiche registrate nel tempo

  • (d) stabilire le interazioni tra processi naturali e culturali

  • (e) valutare l'entità e le modalità di attuazione dell'intervento antropico sul territorio.


Attività 2:
Indagine storico archeologica
(Università di Padova: prof. G. P. Brogiolo; Università di Trento: prof.ssa A. Pedrotti, prof. G. Albertoni, dott.ssa E. Possenti, dott.ssa E. Dai Prà, prof.ssa P. Cordin; prof. A. Giorgi; Castello del Buonconsiglio: dott. C. A. Postinger, dott. S. Ferrari, dott. E. Chini, dott.ssa L. Camerlengo, dott.ssa F. De Grammatica, dott. S. Zamboni, dott.ssa F. Jurman, dott.ssa R. Opassi, dott. A. Casagrande)
  • (a) censimento esaustivo implementato in una banca dati delle informazioni d'archivio e di quelle desunte dalla bibliografia specifica;

  • (b)schedatura delle anomalie ricavate dall'aerofotointerpretazione e dal LiDAR

  • (c) analisi della cartografia storica; della toponomastica e delle fonti scritte

  • (d) in aree campione studio dell'evoluzione dei siti d'altura dalla Preistoria all'età moderna

  • (e) predisposizione di materiale informativo per la redazione di un progetto di marketing culturale per una valorizzazione turistico - culturale


Attività 3:
Architetture e paesaggi d'altura
(IUAV di Venezia: prof. P. Faccio, arch. L. Zampieri; Università di Trento: prof. G. Cacciaguerra, prof.ssa G. Massari, arch. C. Battaino, arch. A. Quendolo, ing. I. Salvador; Università di Padova: prof. G.P. Brogiolo)
  • (a) censimento esaustivo e analisi stratigrafica di edifici e paesaggi significativi

  • (b) analisi stratigrafica degli edifici di maggior spessore storico

  • (c) analisi dei caratteri costruttivi originari, punto di riferimento per gli interventi progettuali possibili

  • (d) analisi del degrado funzionale e tecnologico, con particolare riferimento alle patologie possibili, collegate a metodiche di sistematizzazione dei dati messe a punto dal gruppo di ricerca e già utilizzate in precedenti studi

  • (e) valutazione del rischio secondo i contenuti delle Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni


Attività 4:
Alpeggio e pastoralismo
(Università di Trento: prof. G. Cacciaguerra, prof.ssa M.P. Gatti, prof.ssa G. Massari, ing. D. Dalla Serra, arch. N. Badan, dott.ssa C. Slongo, prof.ssa A. Pedrotti; Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina: dott. G. Kezich, dott.ssa M. Bazzanella; coordinatore scientifico del progetto, prof. A. Miotello, dott.ssa R. Belli, dott.ssa L. Toniutti, dott. A. Bertagnolli)
  • (a) censimento in area campione della attività produttive relative all'alpeggio e al pastoralismo, particolarmente collegate ai siti di altura di bassa e media quota

  • (b) analisi delle malghe, con l'individuazione dei caratteri insediativi, architettonici e costruttivi

  • (c) analisi del degrado funzionale e tecnologico, con particolare riferimento alle patologie possibili, collegate a metodiche di sistematizzazione dei dati messe a punto dal gruppo di ricerca e già utilizzate in precedenti studi

  • (d) analisi delle potenzialità d'uso dei complessi indagati in rapporto alle possibili richieste, con l'interpretazione della sostenibilità degli interventi

  • (e) predisposizione di linee guida per il recupero e la messa in rete dei sistemi produttivi dimessi

  • (f) censimento, rilievo e analisi chimico-fisiche delle «scritte dei pastori», nel massiccio del Latemar – Cornon, in relazione con gli insediamenti sottoroccia temporanei, nell'ambito dei percorsi della pastorizia ovicaprina.


Attività 5:
Rilievo dei siti tramite fotogrammetria, laser scanner, stazione totale e GPS
(fondazione Bruno Kessler: dott. F. Remondino)
  • (a) modellazione tridimensionale di alcuni siti archeologici selezionati

  • (b) sperimentazione e formalizzazione di una metodologia innovativa per la ricostruzione 3D di siti archeologici che utilizzerà dati provenienti da diverse sorgenti

  • (c) implementazione di un software che consenta di misurare facilmente i modelli acquisiti e realizzare connessioni con database esistenti


Attività 6:
Progetto di marketing e di valorizzazione
(Museo del Buonconsiglio: dott. F. Marzatico; Università di Padova: dott. M. Nuccio)
  • (a) definizione di un sistema GIS per la gestione integrata dei dati che caratterizzano le diverse fasi della conoscenza (esclusivamente per la durata triennale del progetto; l'Architettura informatica è a carico di MPA Solution in collaborazione con il dott. Fabio Cavulli e la prof.ssa A. Pedrotti)

  • (b) Costituzione dell'archivio di documentazione dei dati raccolti da tutti i settori di lavoro. L'archivio dovrà essere accessibile, eventualmente a livelli differenziati, non solo agli studiosi coinvolti ma anche a ricercatori esterni, studenti, promotori culturali, turisti e a quanti siano interessati alle tematiche dei siti d'altura. Il database dovrà essere aperto, modificabile e implementabile.

  • (c) inserimento dei diversi siti all'interno di un sistema che governi la collocazione all'interno di itinerari turistico-didattici, della predisposizione di materiale didattico-divulgativo. (Collaborazioni: Fondazione FBK; S. Benedetti; dott. C. A. Postinger; dott. S. Ferrar; dott. E. Chini, dott.ssa L. Camerlengo, dott.ssa F. De Gramatica)

  • (d) Realizzazione di un portale per la visualizzazione virtuale dell'insieme del paesaggio dei castelli medioevali del Trentino. Tale piattaforma avrà come primo risultato - ma non unico - la realizzazione di una rappresentazione virtuale del territorio nella quale si intendono presentare armonicamente elementi di cartografia storica, immagini fotografiche, vedute, rappresentazioni artistiche delle realtà castellane e loro ricostruzioni. Un apposito sito WEB, navigabile sia in senso diacronico (evoluzione dei siti, singolarmente e nel loro insieme) che sincronico (linee di demarcazione politica, economica, culturale, etc… del territorio) offrirà la possibilità di approfondire aspetti generali e puntuali (singoli castelli con i loro aspetti evolutivi e storici). Questa ricostruzione virtuale che potrà avere sviluppi sul piano della comunicazione e divulgazione presso il mondo della scuola e del «turismo culturale», potrà essere implementata su un periodo storico molto più lungo, potenzialmente esteso dalla pre-protostoria all'età moderna, nonché essere integrata da dati storici, rilievi, prodotti CAD, GIS.

  • (e) definizione di un modello di governance per i distretti culturali trentini che faciliti l'inserimento di tali progetti specifici nel sistema culturale trentino (Responsabile: Università di Padova, Dott. M. Nuccio; collaborazioni: settore stampa e relazioni esterne Castello del Buonconsiglio).

Summer School 2009

Nell'ambito del progetto APSAT (Ambiente e Paesaggi dei Siti d’Altura del Trentino), finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, la Summer School intende discutere gli aspetti tecnici, metodologici e tecnologici della ricerca sui paesaggi antropici, intesi come sequenze di siti, parcellari, viabilità, risorse, luoghi simbolici. Sequenze che si sono conservate soprattutto nelle aree di montagna, le più adatte per ricostruire i differenti paesaggi della caccia e della raccolta, della pastorizia, dell'agricoltura e della metallurgia, delle reti simboliche, segmenti di durata e impatto ambientale differenti, dalla preistoria all'età moderna.

Il corso comprende una settimana di lezioni teoriche dal 20 al 24 luglio 2009, a Pannone di Val di Gresta (Mori-Trento) e la possibilità di partecipare, con un turno minimo di una settimana, alle attività di ricerca sul terreno previste dal 6 al 30 luglio in alcune aree campione del Trentino (Val di Gresta, Val di Non, Valsugana, Riparo Gaban...).

Al termine del corso è prevista la pubblicazione degli Atti di questa prima sessione di studi.
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In the context of the APSAT Project, financed by the Provincia Autonoma di Trento and devoted to the study of hill-top sites, Summer School aims at the discussion of the theoretical, methodological and technological aspects of the archaeological investigation of mountain landscape, considered as the product of sequences of settlements, parcelling-outs, communication networks, resources, and symbolic n places. The mountain environment preserves better than others the traces of hunting and gathering, breeding. agricultural, metallurgical, symbolic activities characterised by different lengths and environmental impacts, from Prehistory to the Modern Period.

As conclusion of this course, we expect to produce the Proceedings of this first session of studies. The course comprises a week of lessons to be held at Pannone di Val di Gresta (Mori - Trento) between 20th and 24th July 2009, the possibility to take part in the field activities (for at least a week) to be carried out in sample-areas of the Trentino (Val di Gresta, Val di Non, Valsugana, Riparo Gaban...) between 6th and 30th July.

As conclusion of this course, we expect to produce the Proceedings of this first session of studies.
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Summer School 2010

Giunge nel 2010 al suo secondo appuntamento la Summer School di APSAT (Ambiente e Paesaggi dei Siti d’Altura del Trentino) il grande progetto multidisciplinare sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, e specificamente diretto a ricostruire l'evoluzione dei sistemi antropici di altura del Trentino.

Quest’anno, l’approccio metodologico della Summer School è particolarmente innovativo, in quanto fondato sui concetti dell’ etnoarcheologia propriamente detta, una disciplina a cavallo tra le metodologie proprie dell’indagine archeologica ed etnoantropologica. L’etnoarcheologia costituisce infatti una sorta di sintesi tra le due discipline, in quanto consente all’archeologo di confrontare i propri dati con osservazioni etnografiche dirette, e all’antropologo di corroborare la propria prospettiva con le sollecitazioni proprie di un’analisi della cultura materiale nella sua dimensione diacronica.

Sul terreno specifico dell’analisi del paesaggio archeologico, l’approccio dell’etnoarcheologia si è rivelato utile per cogliere in nessi specifici dell’interazione tra uomo e ambiente sia dal punto di vista materiale che da quello socio-culturale. Saranno proprio questi i temi trattati nel corso della Summer School ASPSAT 2010,  a partire dagli aspetti della sussistenza e della produzione, e quindi in primo luogo agricoltura e pastorizia, per cominciare a capire come sulle montagne le comunità d’altura diano forma ai loro paesaggi quali veri e propri costrutti di ordine culturale.

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In 2010, APSAT Summer School gets into its second year. (APSAT is the acronym of “Ambiente e Paesaggi dei Siti d'Altura Trentini”, i.e. Environment and Landscapes of Upland Sites of Trentino, an important multidisciplinar project funded by the Provincia Autonoma di Trento focused on the evolution of upland anthropic system in Trentino region).

This year, the Summer School’s approach is particularly innovative, since it is focused on ethnoarchaeology, a discipline halfway between archaeology and ethnography proper. In fact, ethnoarchaeology can be seen as a synthesis of the two disciplines, as it allows archaeologists to match their data against direct ethnographic observations, and anthropologists to integrate their views with the powerful stimuli of material culture analysis in a time-dependent perspective.

In the specific field of archaeological landscape analysis, the ethnoarchaeological approach has shown great usefulness in order to understand the interactions between man and environment, on a material culture oriented perspective as well as in a sociocultural one. Hence, the APSAT Summer School 2010 will deal with subsistence and production (i.e. agriculture and pastoralism) in a mountain environment, to understand how upland communities have shaped their landscapes as complex cultural objects.

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